15 ottobre 2007

meravigliosa creatura2

[l'onda di Katsushika Hokusai]

Il mio fine settimana è proseguito sempre sullo stesso stile.
Festa giapponese in via della casetta mattei.

Qualcuno potrebbe definirlo un posto in culo al mondo, qualcun altro vicino casa...la vita è tutta questione di punti di vista.
Ad ogni modo parte da piazza Bologna un bel gruppo motivato e curioso che dopo più di 40 minuti di strada arriva ...alla festa giapponese.
Ogni anno, ad ottobre la comunità giapponese di Roma si riunisce alla scuola giapponese per vendere loro prodotti dal cibo alle scarpe, per promuovere un pò la loro cultura, così distante dalla nostra, e così chiusa durante l'anno.
Quei giapponesi che non vogliono imparare l'italiano, quegli stessi che si riuniscono solo tra giapponesi e che mandano i figli alla scuola giapponese...esattamente gli stessi, stavano belli e sorridenti ad offrire a pochissimo cianfrusaglie di ogni tipo, ed i menù più curiosi esattamente a quelle persone da cui tengono tanto a distinguersi durante l'anno.
Sono un popolo strano e complesso, ci sono dinamiche che non posso capire...
Ma esattamente come mi è successo la sera prima, da quest'altra differenza, da quest'altro confronto ho acquisito più dati su di me...

mi viene in mente De Mauro quando spiegava De Saussure: una parola assume il proprio significato dal momento il cui si può opporre ad un'altra, la differenza crea l'identità.

sono le differenze del mondo che fanno di noi ciò che siamo, senza non esisteremmo...

andrebbe insegnato a scuola De Saussure!

14 ottobre 2007

meravigliosa creatura


Uguali e diversi.
Uguali perché tutti diversi.

"Ridete delle diversità, perché ridere ci rende uguali" diceva una scritta su un muro di Genova tanti anni fa...

E' stato un fine settimana strepitoso.
"..anche questo è Roma" mi capita di pensare quando mi succede qualcosa di assurdo, e in questi due giorni l'ho pensato continuamente.
Ho partecipato ad un incontro con una femminista di El Salvador, Mercedes Canas, che sta in giro per l'Europa, per adesso, a confrontarsi con i centri femministi, portando la sua drammatica testimonianza di lotta..o meglio di attività, in america latina.
L'incontro si è tenuto in un bellissimo centro occupato dall'89: Luna e le Altre associazione di donne e di lesbiche...
solo donne, aut uomini.

Sono idee nuove per me, tutto da conoscere tutto da scoprire.

Eppure all'inizio c'era da pulire, e tutte insieme abbiamo messo su un ambiente pulito ed accogliente.
Poi è arrivata Mercedes che parlava solo spagnolo, eppure tutte abbiamo potuto seguire grazie alla traduzione simultanea di alcune presenti improvvisate traduttrici...
Nazioni diverse, concezioni della vita e dei diritti diverse...
Si è discusso, ci si è confrontati, mille domande.

In El Salvador non esistono movimenti di femministe lesbiche, i due movimenti sono distinti, e le lesbiche interessate alla politica devono entrare in contatto con la politica maschile...
in El Salvador non c'è una legge che tuteli la violenza sulle donne, il 52% delle donne che muoiono sono uccise da mariti o uomini a loro molto vicini, l'aborto è illegale, ed esistono dei territori abbandonati dallo stato, sui quali quest'ultimo non esercita giurisdizione, nei quali le multinazionali installano le loro fabbriche facendo lavorare le donne più disperate e bisognose, ai confini della schiavitù, pene corporali, nessun rispetto di minimi sindacali per salario e orari di lavoro: non luoghi e non persone senza lo stato...
In El Salvador la mala vita organizzata pratica riti d'iniziazione molto cruenti, tra cui è previsto anche l'omicidio o la violenza sulla propria donna.
In El Salvador l'incesto è legale, perché i padri preferiscono essere loro i primi ad andare con le figlie...piuttosto che qualche sconosciuto...

che paese...

ma dove è la globalizzazione quando serve?

diverso tutto, diverse tutte.

poi si è cenato, cena sociale!
e poi musica e salti e danze fino a notte fonda.

e tra tante diverse, io forse un pò all'inizio potevo spiccare, ma alla fine se manca la totale omologazione, da cosa si sarebbe diversi?
Ho visto ragazze dai raffinati volti maschili stare con ragazze esattamente identiche a loro, ed ho visto ragazze bellissime stare con ragazze bellissime, poi c'era chi non stava con nessuno.
Ma tutte ci divertivamo allo stesso modo, ed una differenza non era più che un'altra, così che alla fine eravamo tutte uguali...ragazze che saltano e cantano e ridono e si divertono, e che si riuniscono per riflettere sul mondo che le circonda, attente ad ogni diversità, ad ogni cambiamento.
Ed io mi sentivo molto più definita, molto più io.
Quando non c'è uno standard cui omologarsi, cui sentirsi obbligato a rassomigliare...
Autodefinirsi lo chiamano.
Credo di averlo proprio capito.

in omaggio alla serata:

Tremate che le streghe son tornate
Ammaliando per essere adorate

Sogno proibito di un desiderio

Baciami re ti svelerò io segreto Vola vola via che stregoneria
Rapito dalla mia melodia

Questa è una follia che ci porta via

Le streghe son tornate

Tremate che le streghe son tornate

Fuman marija ed erbe prelibate

Se vuoi volare lasciati andare

Tu vieni qua il viaggio può iniziare

Vola vola via che stregoneria
Rapito dalla mia melodia

Questa è una follia che ci porta via

Le streghe son tornate
Tremate che le streghe son tornate

E scoprirai non potrai sfuggire

Filtro d’amore mi stringe il cuore

Ipnotico lo sguardo incantatore
Vola vola via che stregoneria
Rapito dalla mia melodia
Questa è una follia che ci porta via

Le streghe son tornate

Vola vola via che stregoneria

Rapito dalla mia melodia

Questa è una follia che ci porta via
Le streghe son tornate
[bambole di pezza]