27 maggio 2008

aggressioni attacchi, neri su rossi: "facciamo finta che tutto va ben"?

ci sono episodi che vanno elaborati parlandone e confrontandosi.
io ho bisogno di elaborare questo, ed ho bisogno di farlo raccontandolo.

mi lamentavo tempo fa che non ci fosse più il rosso e il nero, che ci fosse un solo grigetto schifoso, che non si capisse più da che parte stare. o da che parte stessero le cose.
forse di questo si lamentavano anche quelli che dentro avevano una rabbia spaventosa, quelli che cercavano qualcosa in cui credere per giustificare il loro incazzamento e fare uscire la loro violenza, e forse di questo si lamentavano anche quelli che rabbia ne avevano, ma forse di meno, e che comunque cercavano qualcosa contro cui andare e cui attribuire ogni colpa dello schifo che aveva intorno.

i fatti sono questi, e sono ricostruiti da storica, e non da giornalista.
non sono testimone oculare, sono una che ha raccolto informazioni dai testimoni, e le ha messe insieme...e poi ne ha avuto paura.

lunedì mattina, gli studenti di lettere scoprono che il preside ha autorizzato una conferenza organizzata da ragazzi di forza nuova in cui era invitato Roberto Fiore, il candidato premier di forza nuova alle nazionali. la conferenza era sulle Foibe.
Gli stundenti occupano la presidenza, il preside alla strette, e convinto anche dal prorettore, revoca l'autorizzazione.
lunedì notte il quartiere intorno alla facoltà viene tappezzato di manifesti che pubblicizzano la conferenza in realtà annullata.
è segno che non vogliono arrendersi.
martedì mattina, studenti del collettivo di lettere stampano dei volantini per denunciare l'accaduto, e li distribuiscono, e staccano i manifesti dei ragazzi di forza nuova.
quando intorno alle 13.3o: un gruppo di ragazzi neofasciti armati di spranghe picchiano a sangue 4 studenti del collettivo, che rispondono comunque alla violenza.
caos, polizia, ambulanza.
la facoltà si mobilita, corteo per la città universitaria per denunciare l'accaduto, i giornalisti impazzano...tra le riprese più ardite e le interviste più fighe a studenti dal volto coperto o che si fanno riprendere solo i piedi.
l'episodio si porterà i suoi strascichi.
sembra un appuntamento per un duello: giovedì mattina i ragazzi di lettere terranno un presidio davanti la facoltà per non permettere ai fascisti di entrare.

che accadrà?

secondo me la voglia dello scontro è più forte, e credere di scontrarsi per un ideologia...oh, desiderio inaudito!!!
secondo me sarà guerra.

ed io ho avuto paura, e per la prima volta non ho partecipato ad un corteo perché avevo paura...
e mi sono pure sentita una crumira.

c'è una violenza in giro, sento continuamente gente che si vanta per aver picchiato qualcuno, e gente terrorizzata che ha assistito a pestaggi in pieno giorno.
non è la mia città, ma è comunque il mio stato, ed il mio senso civico mi fa sentire insieme responsabile e parte lesa.

domenica ho fotografato questa scritta su un marciapiede, l'ho trovata sintetica per tutto questo:


la colonna sonora del post è:

La Rivoluzione -Ascanio Celestini

Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte incominciarono ad aggirarsi come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa…

Tutti evidentemente erano dei disgraziati ma ciascuno lo era in maniera differente, poiché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte.

Difatti c’era quello che aveva perso la casa e quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa, c’era quello che aveva perso la memoria e mò non si ricordava neanche più che cos’é che si era perso, c’era quello che aveva perso la ragione… e insieme alla ragione aveva perso anche il torto. E infine c’era quello che aveva perso tempo e mò non c’aveva più tanto tempo da perdere…

E difatti fu lui che disse: "Attenzione!"

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"


E nel mentre che s’aggiravano come s’aggirò il famoso spettro per l’Europa, si trovarono a passare sotto le finestre di quelli che una volta dicevano "Avanti Popolo!"

E dicevano "Avanti Popolo" perché mandavano sempre davanti il popolo e loro rimanevano indietro, magari d’un passo magari d’un metro perché loro ad andare davanti gli veniva da ridere.

E furono questi ultimi che con gli occhi rossi e la morte nel cuore videro lo scompiglio nelle forze dell’ordine che mò non erano più ne forti ne ordinate…

Difatti erano scappati i generali, i tenenti, sottotenenti, nullatenenti, perfino i Pompieri di Viggiù da qualche minuto non c’erano più…

Per strada c’era soltanto qualche brigadiere in pensione che sventolava la dentiera…

Da si sa che anche i soldati sdentati capiscono come va la situazione, e si dissero sottovoce…

"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…"


Il capo dei capi della polizia e di tutti gli eserciti riuniti stava guardando in televisione un programma sui gamberi in salsa rosa quando ci fu una spiacevole interruzione…

il giornalista autorizzato dalla redazione disse che purtroppo il programma del sabato sera, insieme al tirassegno sul negro che passa la frontiera, il telegiornale di Paperino, il Grande Fratello con suo cugino e le olimpiadi di mazza fionda non sarebbero più andati in onda "Perché – disse – saltata è la programmazione…"

"Perché tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"

Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti per la prima volta nella sua luminosa carriera si sentì di essere la persona sbagliata nel posto peggiore,

lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di se, che le parole gli stavano in bocca come famosi quadri dentro ad un museo, adesso invece si vergognava che in una città cosi piena di sole sporcasse il muro con la sua ombra.

Cosi quella folla che s’aggirava come s’aggirò il famoso spettro per l’Europa smise d’aggirarsi, si fermò un istante incominciò a fare il conto all’incontrario come si fa la notte di capodanno aspettando e disse…

"meno 5

4

3

2

1"

-con un po’ di emozione-

"Gentili signori comincia la rivoluzione!"



p.s: mi spiace non saper mettere la musica sul blog

25 maggio 2008

Chi ha vinto?

Lo so che devo smetterla con questa visione competitiva della vita, ma mi sembra di rendere tutto più semplice dividendo in vincitori e vinti tutti gli esseri umani.
Solo che a volte questo principio va in corto circuito, ed io perdo l'orientamento.
C'è chi vince ma non è contento, c'è chi perde, ma non capisce di aver perso e se la ride...
Io a volte non capisco che ruolo ho, ed a volte mi sento così aliena.
Aliena, altra, fuori schema, o semplicemente con un sistema di principi e valori, e regole, tutti miei.
Ma come può succedere? Va bene il mondo è bello perché è vario, ma così vario?
Io non voglio pensare di essere singolare, non posso arrendermi a questo pensiero, mi farebbe così male questa idea...
tutto mi stranisce per adesso, ed è anche bello trovare sempre qualcosa di nuovo per cui sorprendersi, ma certi comportamenti umani, io non riesco proprio a spiegarmeli.
Rimango senza parole, senza reazione di fronte a...
inutile cercare di sintetizzare di fronte a cosa io rimanga attonita, ma ci sono un paio di situazioni che questa settimana mi hanno dato troppo da pensare.
Si può usare ed essere usati, e non capire di stare usando e non capire di essere usati?
Immagino che si possa, perché ho visto farlo, ma non capirlo...
forse si può fingere di non capire...o forse ci sono persone con un metro di giudizio diverso dal mio, che non capiscono fin dove sia il limite oltre il quale si stia usando una persona.
Sono confusa, e sono anche molto provata, è stata una settimana troppo piena di emozioni, e mi sconvolgono tutte queste emozioni insieme.
Io sono delicata di pancia (la sede delle mie emozioni!), ed un overdose di emozioni mi strema peggio di una giornata di sport intensivo.
Ho bisogno di un po' di silenzio e solitudine, sono osmotica per adesso, assorbo tutte le sensazioni delle persone che incontro, e per liberarmene ho bisogno di stare sola...e svuotarmi.
Mi sento strapiena, ma non di sensazioni mie...
oh, che disordine!
Ho voglia... nel senso che sento la mancanza di qualcosa... ma non riesco ad isolare questa voglia.
Cosa voglio?cosa cerco?o cosa cercavo?
Perché tanta confusione?
Devo allontanarmi anche da Roma per capirlo?
Ma così non avrò mai scampo, se ogni volta io mi attacco così tanto alla realtà che vivo che per capirla e guardarla con distacco e obiettività devo allontanarmi da questa, non avrò mai pace...
...sono sempre così tormentata.
Spero che sia però una cosa comune...se tutti sono tormentati allora mi senti meno sola!e forse anche meno tormentata!!
l'ultima volta in cui avevo bisogno di chiarezza sono andata tre mesi in grecia, al ritorno la mia vita era talmente limpida che nemmeno il mare di san vito poteva competere, poi son venuta a vivere qui, e di nuovo si è fatto ordine sulla mia vita precedente.
Ma adesso vorrei mettere ordine nella mia vita romana, e stando qui non ci riesco.
Troppe distrazioni, troppe persone, troppe opinioni, troppe chances...troppi modi di sfuggire alle scelte...
dove dovrei andarmene adesso?
Ho prenotato il biglietto della mia vita...Parigi.
Parto da sola, ma voglio tornare almeno trina!voglio tornare strapiena di me e solo di me!
Ma parto a fine luglio, come sopravvivo tutti questi mesi con questa confusione?

Non ho scritto nulla che possa contribuire al sostegno della letteratura italiana, ho scritto cose abbastanza inutili...ma questo blog sta perdendo la mia impronta, l'ho lasciato troppo tempo da solo. C'era bisogno di un intervento personale.