chi ha avuto e chi ha dato, è passato, è prossimo, ma è comunque passato.
ed io vorrei dimenticarlo.
scrivo nel mio inesistente blog ormai praticamente una volta l'anno per il consueto bilancio di fine anno.
stavolta voglio farlo prima della fine.
voglio che i bilanci, le scuse, le ammissioni di colpa, stiano a chiusura dell'anno e non alla sua apertura.
vorrei aprire l'anno prossimo senza il carico di quello precedente.
voglio scordare il passato.
questo anno è stato troppo anche per me, per me che faccio buon viso a qualunque gioco, a qualunque sgarbo ed a qualunque errore.
troppo.
dire basta sarebbe semplice, e pertanto falso (come dice il mio coinquilino).
ma una volta mi hanno detto che la mente umana tende, a distanza di tempo, a ricordare solo momenti piacevoli, ed a rimuovere episodi tristi.
certo, vorrà dire che del ventidieci mi rimarrà poco, ma quel poco che rimane effettimente merita tutto il resto.
un attimo, non tutto tutto però.
c'è un passato prima di quello prossimo che non è niente male.
c'è stato un passato di sorrisi, leggerezza, stravaganza e voglia di rialzarsi sempre senza stancarsi mai...c'è un passato che non conosceva la stanchezza.
è da lì che riparto.
e non dico "voglio ripartire", dico riparto, indicativo presente, il tempo della realtà, della certezza, delle azioni che si compiono.
è facile alla fine di un anno fare discorsi sull'inizio di qualcosa di nuovo.
è facile, perché una fine bella, limpida, retta e segnata c'è, evidente e marcata. la mezzanotte del 31.
ma io mi sono impegnata a segnare fini, confini, cesure e cambiamenti in questi ultimi due mesi...che se il mio stato d'animo non cambia e si rinnova...mi incazzo seriamente.
pronta ad accogliere il nuovo, adesso lo pretendo.
c'è voluto un anno per cancellare gli strascichi del vecchio, che ancora non sono del tutto andati via...
il caos passato ha generato decisamente stelle che hanno danzato.
l'impossibile è accaduto.
io sono ancora in gioco, anzi, più di prima, e sono anche più grande, e so, decisamente più cose.
e questa pagina virtuale, affidata all'etere, sarà la mia dichiarazione d'intenti per il futuro:
ed io vorrei dimenticarlo.
scrivo nel mio inesistente blog ormai praticamente una volta l'anno per il consueto bilancio di fine anno.
stavolta voglio farlo prima della fine.
voglio che i bilanci, le scuse, le ammissioni di colpa, stiano a chiusura dell'anno e non alla sua apertura.
vorrei aprire l'anno prossimo senza il carico di quello precedente.
voglio scordare il passato.
questo anno è stato troppo anche per me, per me che faccio buon viso a qualunque gioco, a qualunque sgarbo ed a qualunque errore.
troppo.
dire basta sarebbe semplice, e pertanto falso (come dice il mio coinquilino).
ma una volta mi hanno detto che la mente umana tende, a distanza di tempo, a ricordare solo momenti piacevoli, ed a rimuovere episodi tristi.
certo, vorrà dire che del ventidieci mi rimarrà poco, ma quel poco che rimane effettimente merita tutto il resto.
un attimo, non tutto tutto però.
c'è un passato prima di quello prossimo che non è niente male.
c'è stato un passato di sorrisi, leggerezza, stravaganza e voglia di rialzarsi sempre senza stancarsi mai...c'è un passato che non conosceva la stanchezza.
è da lì che riparto.
e non dico "voglio ripartire", dico riparto, indicativo presente, il tempo della realtà, della certezza, delle azioni che si compiono.
è facile alla fine di un anno fare discorsi sull'inizio di qualcosa di nuovo.
è facile, perché una fine bella, limpida, retta e segnata c'è, evidente e marcata. la mezzanotte del 31.
ma io mi sono impegnata a segnare fini, confini, cesure e cambiamenti in questi ultimi due mesi...che se il mio stato d'animo non cambia e si rinnova...mi incazzo seriamente.
pronta ad accogliere il nuovo, adesso lo pretendo.
c'è voluto un anno per cancellare gli strascichi del vecchio, che ancora non sono del tutto andati via...
il caos passato ha generato decisamente stelle che hanno danzato.
l'impossibile è accaduto.
io sono ancora in gioco, anzi, più di prima, e sono anche più grande, e so, decisamente più cose.
e questa pagina virtuale, affidata all'etere, sarà la mia dichiarazione d'intenti per il futuro:
alles neu
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