Ho comprato la moon cup ad ottobre e, da
quando la uso, ogni mese ho voglia di parlare del ciclo!
La moon cup è la risposta ecologica e
più igienica all’assorbente usa e getta e irritante.
In estrema sintesi: è una coppetta di
silicone che si inserisce all’inizio del collo dell’utero e
raccoglie il mestruo (non lo assorbe), e va vuotata durante la
giornata. Si utilizza per 10 anni.
Navigando sul web si può anche esser
tratti in inganno e ci si può convincere che sia difficile da usare,
scomoda o dolorosa.
Prima di comprarla mi ero tanto
documentata su forum e con qualche amica coraggiosa, che aveva già
fatto il salto, e l’utilizzo della coppetta non mi sembrava in
verità così pratico ed indolore come poi tutte facevano credere.
Poi ad ottobre, in un noioso pomeriggio
domenicale, a spasso con il mio coinquilino per spezzare la
monotonia, decido di entrare da Tuba e di chiederla...e così sono
entrata nel mondo dell’ecomestruazioni. :)
Siccome ho letto tante cose sul web
prima di convincermi a comprare la coppetta, ed alcune di queste cose
mi avevano un po' spaventata, voglio raccontare anche io la mia su
questo oggetto che rivoluziona il ciclo, e convincere qualche altra
amica a comprarla.
Sulle indicazioni allegate alla
coppetta c’è scritto di usarla per la prima volta al terzo giorno
di ciclo, in modo da fare pratica nelle operazioni di inserimento
senza assistere a scenari splatter!
Avendo letto di donne in preda al
panico per dolori inattesi, ho deciso di ritualizzare la mia prima
moon cup, per segnare in maniera indelebile anche nella mia memoria
personale il momento in cui sarei passata dall’altra parte del
ciclo, quello che non inquina il mondo con gli assorbenti!
Quindi scelgo un pomeriggio in cui casa
è vuota e silenziosa, metto la musica rilassante che mi piace, metto
a bollire la coppetta per qualche minuto, la cospargo con un po' di
lubrificante, come consigliano nelle istruzioni. Poi mi accovaccio
per terra su un’asciugamano, scelgo di piegare la coppetta come
indicato nella seconda soluzione che sembra la più comoda.
Poi respiro, poi mi rilasso... e poi...
“cazzo, è già entrata?”
non è possibile! Nessun dolore, nessun
attrito, nessun fastidio.
Rompo l’atmosfera new age da nirvana
che avevo messo su (pensavo che ci avrei messo delle ore per il primo
inserimento) e provo, in bagno, a togliere la coppetta...e
rimetterla...
e così per un paio di volte, perché
devo anche tagliare la piccola asta che scende giù dalla coppa,
perché non rimanga fuori.
La taglio di poco, e la misura è
trovata.
Tutto a posto quindi.
Decido di fare di più.
Se inserirla e toglierla è così
semplice, quale altro deterrente potrebbe essere preso come
argomentazione per sconsigliarne l’uso?
Potrebbe essere poco pratica?
Ho deciso, quindi, di sperimentare su
di me alcune situazioni in cui poteva essere scomodo usare la
coppetta.
Io vado in bici quotidianamente e nuoto
in piscina.
La moon cup è di silicone ed è
morbidissima, e non da alcun fastidio!
Forse proprio quando si va in bici si
può rischiare qualche perdita se non la si posiziona bene le prime
volte, ma non c’è alcuna altra difficoltà, né minimo dolore.
A differenza dell’assorbente, che
puoi cambiare dove ti pare senza difficoltà, persino dietro ad un
albero, l’uso della moon cup richiede la necessità di un lavello.
E’ necessario avere le mani pulite,
dal momento che bisogna comunque ravanare un po' sotto per toglierla
e svuotarla, ed è necessario sciacquare le mani dopo il
reinserimento.
Come fare con i bagni pubblici, o
quando sei tutto il giorno fuori casa?
Ho trovato delle salviette umide
disinfettanti biodegradabili che si possono buttare nel water come la
carta igienica. Non ne conoscevo l’esistenza prima che mi si
presentasse il problema, ovviamente.
Con le salviette risolvo il problema
del cambio fuori casa, e pure il senso di colpa di usare qualcosa di
usa e getta. Se sono biodegradabili di certo non inquinano come
l’assorbente.
Ma c’è di più.
La coppetta non si limita solo a
pareggiare i conti con l’assorbente per comodità, la coppetta
supera l’assorbente! Il fatto di inserirla e di toglierla ti da
innanzitutto confidenza con il collo dell’utero, spessore, forma,
che inclinazione è migliore per inserirla senza provare alcun
dolore.
Il fatto di svuotarla ti mette
quotidianamente di fronte all’effettivo flusso del tuo ciclo.
E così se all’inizio non sai ogni
quanto la devi svuotare a seconda dei giorni.
Dopo qualche mese sei un orologio, sai
quanto flusso hai per ogni giorno.
Io ho trovato davvero emozionante
vedere il contenuto della coppetta la prima volta.
Sì, può fare un po' schifo, ma è
sempre qualcosa di tuo.
Io l’ho trovato come poter conoscere
e controllare meglio qualcosa di me che è sempre descritta da tutti
come abominevole.
Ed invece no!
È ecocompatibile, è altamente
filosofia, ed è tutta femminile.
La moon cup si può acquistare su
internet: un sito fra tutti è: www.labottegadellaluna.it
Per chi vive a Roma, si trova in
qualche erboristeria, ma io consiglio di fare un salto da: bazar.cybertuba.org/
Con l’occasione dell’acquisto si
può conoscere un posto molto molto interessante, e magari scoprire
che si può acquistare qualcos’altro!
Il costo della coppetta può sembrare
caro, oscilla tra i 25 e i 35 euro, ma quanto risparmi contro anche
solo un anno di assorbenti? Soprattutto chi soffre di irritazioni e
deve comprare quelli delicati.
Io la trovo una svolta per la spesa,
per l’ecologia e per la conoscenza del mio corpo.
Non c’è che dire, da quando uso la
moon cup ho voglia di parlare del mio ciclo :D
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