dialoghi interni tra il me genitore ed il me bambino. adulto non pervenuto.
29 luglio 2008
Capodanno
10 luglio 2008
Erri
Ogni tanto, poi, accade qualcosa che ti fa sentire parte di quella piccola porzione di mondo che a volte credi di non abitare a pieno titolo, ma solo di co-abitare da straniero.
Ed invece intercetti un'onda, un colpo di vento, cogli un raggio nella tua direzione, ti volti per vedere bene da dove arriva insieme ad un altro, e ti ritrovi a guardare dalla stessa parte e lo becchi! Becchi quello che coabita con te, e scopri che non sei proprio completamente straniero, sei cittadino a tutti gli effetti...solo che i tuoi concittadini sono un po' silenziosi...
Santo cielo, oggi ho conosciuto Erri De Luca.
E' venuto alla Sapienza per presentare un libro, ma poi ha risposto alle domande di un'intervista che poteva riuscire banale se non fosse stata riempita dalla profondità e dalla sostanza di una vita e di un pensiero di un cittadino del mondo quale è questo scrittore.
Innanzitutto la vita.
E' nato a Napoli (come meee), ha studiato ed ha lavorato: operaio Fiat, muratore edile, magazziniere ai mercati generali di Catania...intorno ai 40 anni ha iniziato a pubblicare, e nel '93 è stato volontario per portare aiuti alle famiglie devastate dalla guerra in Bosnja.
Questo appunto sulla sua vita mi è servito per capire da quale esperienza potevano nascere una così forte coscienza del nostro mondo, una tale capacità di analisi e comprensione dei fenomeni contemporanei.
Mi va di ripercorrere con il pensiero quello che ha detto stasera.
Della classe politica italiana ha detto che manca di immaginazione!
Ha trovato la soluzione a tutto con questa semplice espressione.
Ha detto che abbiamo una classe politica che sta attenta solo a quante righe scrivano su di loro i giornali, che si alza la mattina controlla i quotidiani e si adopera perché l'indomani compaiano ancora righe su di sé.
E' una classe politica prima di immaginazione, priva di un'idea (io preferisco dire di un ideale) che li spinga a fare e creare...
...si crea con l'immaginazione.
io l'ho trovato geniale!
Di Napoli ha detto che è diventata un pallido riflesso del Nord, tutta colpa del benessere...
Ad una donna dal pubblico che ha contestato che Pasolini scrisse che Napoli era l'unica città d'Italia con un popolo...ha risposto quasi con fastidio.
"Non capisco come si possa citare Pasoli che è morto nel 1975 per parlare di Napoli oggi"
"E poi popolo, che vuol dire popolo? Per me popolo ha un significato politico. C'è stato un popolo a Napoli l'ultima volta durante quelle 4 giornate e tre notti in cui hanno cacciato i tedeschi dalla città mentre gli americani erano a Capri. Ho visto un popolo in Val di Susa, ho visto un popolo a Chiaino...ecco forse nei momenti di maggior tensione, e per spirito di difesa c'è stato un popolo a Napoli..."
Ma adesso non c'è popolo...e l'Italia non è diversa da Nord a Sud... sono molto più simili oggi Milano e Napoli.
Se proprio dobbiamo distinguere l'Italia, possiamo pensarla ben separata dall'appennino.
l'Italia si divide in costa adriatica e costa tirrenica.
Ed a pensarci bene: è verissimo!
Le città della costa tirrenica sono le città dei grandi porti, le città dell'adriatico sono più spiagge...e poi è diverso il clima, e diverso il rapporto con gli stati che hanno di fronte...
Tutto dovrebbe esser visto da un altro punto di vista, bisognerebbe adoperare un taglio verticale e non orizzontale.
L'Europa sta perdendo molto a rintanarsi nel suo piccolo Nord...
"C'è più Sud nel mondo che Nord"
C'ho pensato... in effetti: quanti immigrati del Sud vivono e prosperano e fanno prosperare il Nord... con quanti beni e ricchezze del Sud vive il Nord?
L'Europa dovrebbe mescolarsi.
L'unione il mescolamento la fusione... il caos che genera l'ordine.
Quando ha aperto il suo discorso sul Mediterraneo avrei potuto abbracciarlo.
Tutto quello che si affaccia sul Mediterraneo non è nulla di puro e distinto ma è frutto di una crasi continua iniziata secoli fa che ha portato al progresso, all'evoluzione.
E' il confronto, l'unione di più popoli usi credenze regole che da la profondità di una realtà.
Per questo dice di amare il testo base di ebraismo e cristianesimo: quale religione e cultura sono più frutto di mistioni varie se non queste due? in cui ci sono Oriente ed Occidente fusi indistintamente che si accrescono a vicenda.
Io mi chiedo: ma se la storia e la cultura ci hanno insegnato che si progredisce solo con il confronto e con la fusione con il diverso...
Ed è così, è dimostrato e visibile in tutto, nella furbizia senza ritegno, nella passionalità ed intelligenza, nella cordialità ed intraprendenza di tutti questi popoli del Sud.
Perché ancora l'Europa si ostina a chiudersi a cercare la
purezza a distaccarsi dal disordine?
e se lo dicono tutte le magliette,sarà pur vero!!
è un genio quest'uomo che conoscevo solo dalle quarte di copertina...occerrerà comprare un giorno un suo libro!
non ho riportato il testo dell'intervista, perché non ho preso appunti, ho riportato solo le suggestioni scaturite dalle sue osservazioni sul nostro mondo e sul nostro tempo, che io condivido del tutto, anzi...le sue parole hanno riempito il mio pensiero.
non è poi questo il compito degli scrittori?
27 maggio 2008
aggressioni attacchi, neri su rossi: "facciamo finta che tutto va ben"?
io ho bisogno di elaborare questo, ed ho bisogno di farlo raccontandolo.
mi lamentavo tempo fa che non ci fosse più il rosso e il nero, che ci fosse un solo grigetto schifoso, che non si capisse più da che parte stare. o da che parte stessero le cose.
forse di questo si lamentavano anche quelli che dentro avevano una rabbia spaventosa, quelli che cercavano qualcosa in cui credere per giustificare il loro incazzamento e fare uscire la loro violenza, e forse di questo si lamentavano anche quelli che rabbia ne avevano, ma forse di meno, e che comunque cercavano qualcosa contro cui andare e cui attribuire ogni colpa dello schifo che aveva intorno.
i fatti sono questi, e sono ricostruiti da storica, e non da giornalista.
non sono testimone oculare, sono una che ha raccolto informazioni dai testimoni, e le ha messe insieme...e poi ne ha avuto paura.
lunedì mattina, gli studenti di lettere scoprono che il preside ha autorizzato una conferenza organizzata da ragazzi di forza nuova in cui era invitato Roberto Fiore, il candidato premier di forza nuova alle nazionali. la conferenza era sulle Foibe.
Gli stundenti occupano la presidenza, il preside alla strette, e convinto anche dal prorettore, revoca l'autorizzazione.
lunedì notte il quartiere intorno alla facoltà viene tappezzato di manifesti che pubblicizzano la conferenza in realtà annullata.
è segno che non vogliono arrendersi.
martedì mattina, studenti del collettivo di lettere stampano dei volantini per denunciare l'accaduto, e li distribuiscono, e staccano i manifesti dei ragazzi di forza nuova.
quando intorno alle 13.3o: un gruppo di ragazzi neofasciti armati di spranghe picchiano a sangue 4 studenti del collettivo, che rispondono comunque alla violenza.
caos, polizia, ambulanza.
la facoltà si mobilita, corteo per la città universitaria per denunciare l'accaduto, i giornalisti impazzano...tra le riprese più ardite e le interviste più fighe a studenti dal volto coperto o che si fanno riprendere solo i piedi.
l'episodio si porterà i suoi strascichi.
sembra un appuntamento per un duello: giovedì mattina i ragazzi di lettere terranno un presidio davanti la facoltà per non permettere ai fascisti di entrare.
che accadrà?
secondo me la voglia dello scontro è più forte, e credere di scontrarsi per un ideologia...oh, desiderio inaudito!!!
secondo me sarà guerra.
ed io ho avuto paura, e per la prima volta non ho partecipato ad un corteo perché avevo paura...
e mi sono pure sentita una crumira.
c'è una violenza in giro, sento continuamente gente che si vanta per aver picchiato qualcuno, e gente terrorizzata che ha assistito a pestaggi in pieno giorno.
non è la mia città, ma è comunque il mio stato, ed il mio senso civico mi fa sentire insieme responsabile e parte lesa.
domenica ho fotografato questa scritta su un marciapiede, l'ho trovata sintetica per tutto questo:
La Rivoluzione -Ascanio Celestini
Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte incominciarono ad aggirarsi come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa…
Tutti evidentemente erano dei disgraziati ma ciascuno lo era in maniera differente, poiché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte.
Difatti c’era quello che aveva perso la casa e quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa, c’era quello che aveva perso la memoria e mò non si ricordava neanche più che cos’é che si era perso, c’era quello che aveva perso la ragione… e insieme alla ragione aveva perso anche il torto. E infine c’era quello che aveva perso tempo e mò non c’aveva più tanto tempo da perdere…
E difatti fu lui che disse: "Attenzione!"
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
E nel mentre che s’aggiravano come s’aggirò il famoso spettro per l’Europa, si trovarono a passare sotto le finestre di quelli che una volta dicevano "Avanti Popolo!"
E dicevano "Avanti Popolo" perché mandavano sempre davanti il popolo e loro rimanevano indietro, magari d’un passo magari d’un metro perché loro ad andare davanti gli veniva da ridere.
E furono questi ultimi che con gli occhi rossi e la morte nel cuore videro lo scompiglio nelle forze dell’ordine che mò non erano più ne forti ne ordinate…
Difatti erano scappati i generali, i tenenti, sottotenenti, nullatenenti, perfino i Pompieri di Viggiù da qualche minuto non c’erano più…
Per strada c’era soltanto qualche brigadiere in pensione che sventolava la dentiera…
Da si sa che anche i soldati sdentati capiscono come va la situazione, e si dissero sottovoce…
"Tra cinque minuti comincia la rivoluzione…"
Il capo dei capi della polizia e di tutti gli eserciti riuniti stava guardando in televisione un programma sui gamberi in salsa rosa quando ci fu una spiacevole interruzione…
il giornalista autorizzato dalla redazione disse che purtroppo il programma del sabato sera, insieme al tirassegno sul negro che passa la frontiera, il telegiornale di Paperino, il Grande Fratello con suo cugino e le olimpiadi di mazza fionda non sarebbero più andati in onda "Perché – disse – saltata è la programmazione…"
"Perché tra cinque minuti comincia la rivoluzione!"
Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti per la prima volta nella sua luminosa carriera si sentì di essere la persona sbagliata nel posto peggiore,
lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di se, che le parole gli stavano in bocca come famosi quadri dentro ad un museo, adesso invece si vergognava che in una città cosi piena di sole sporcasse il muro con la sua ombra.
Cosi quella folla che s’aggirava come s’aggirò il famoso spettro per l’Europa smise d’aggirarsi, si fermò un istante incominciò a fare il conto all’incontrario come si fa la notte di capodanno aspettando e disse…
"meno 5
4
3
2
1"
-con un po’ di emozione-
"Gentili signori comincia la rivoluzione!"
p.s: mi spiace non saper mettere la musica sul blog
25 maggio 2008
Chi ha vinto?
15 maggio 2008
6 maggio 2008
un capolavoro: Carbonara
grazie per questo gioiello!
in fondo c'è il link per vedere e sentire il capolavoro degli Spliff!!!!
Io voglio viaggiare in Italia in paese dei limoni
Brigade Rosse e la Mafia cacciano sulla Strada del Sol.
Distruzione della Lira Gelati Motta con brio
Tecco mecco con ragazza ecco la mamma de amore mio.
Sentimento grandioso per Italia baciato da sole calda
borsellino e vuoto totale percio mangio sempre solo.
Spaghetti Carbonara - e una Coca Cola
Carbonara - e una Coca Cola
Carbonara - e una Coca Cola
Carbonara - e una Coca Cola
Scusi
senorina
willst du auch'n Spliff ?
Oder stehst du nur auf Männer mit Schlips ?
Ich hab' sonst nichts was ich dir geben kann
aber blond bin ich
is das vielleicht nix ?
Amaretto ist ein geiles Zeug - ich bin schon lull uns lall
hab' keine Ahnung ob du mich verstehst
doch du lächelst und mein Herz tut'n Knall.
Belladonna
ich lad dich jetzt zum Essen ein -
mangiare
tu capito ? andiamo !
Asti Spumante wird es nicht gerade sein !
Aber dafür gibt's schon wieder mal -
Spaghetti Carbonara - e una Coca Cola
Carbonara - e una Coca Cola
Carbonara - e una Coca Cola
Carbonara - e una Coca Cola
http://it.youtube.com/watch?v=P_HYmLzxj2Y
22 febbraio 2008
troppe domande troppe domande troppe domande?
E' stata una scoperta che ho fatto presto, troppo presto forse.
Si può scegliere? Allora io comincio.
Tentando l'impossibile, rispondeva: perché ci insegnano a sognare, a cercare il meglio, poi quando scopriamo che c'è solo da accontentarci...siamo infelici.
19 febbraio 2008
KRONOMAKIA
10 febbraio 2008
AMEN

L'ultimo dei Baustelle: Amen.
L'ho appena finito di sentire...
Davvero un bellissimo lavoro, meglio dell'ultimo!
compratelo!!!!!
Proprio come leggevo sui giornali, un disco molto pensato.
Ma non solo a livello di contenuti, anche per le sonorità, molto più articolato.
...già sogno il concerto!
qualche dettaglio qui: http://www.myspace.com/3997112
26 gennaio 2008
lui si è dimesso, la mia città in festa...ed io non c'ero

La manifestazione, organizzata dal gruppo consiliare comunale di Altra Palermo, il coordinamento studentesco di sinistra, il laboratorio Zeta e Addiopizzo, rimarrà probabimente in piazza. Potrebbe infatti saltare il corteo che nelle previsioni doveva arrivare a palazzo d'Orleans.
I primi ad arrivare sono stati Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale dell'Altra Palermo, e Giusto Catania, eurodeputato di Rifondazione Comunista. "Le dimissioni di Cuffaro sono state molto tardive perché dovevano avvenire dopo il ricevimento dell'avviso di garanzia - ha detto Catania - ma le accogliamo ugualmente con piacere. Siamo felici ma anche coscienti che la sinistra dovrà presentare un'alternativa coerente. Dobbiamo abbatere il cuffarismo con politiche oneste e di sviluppo". Soddisfatto anche Ferrandelli, che ha fatto assieme ad altre otto persone uno sciopero della fame per chiedere le dimissioni di Cuffaro.
ansa: 2008-01-26 18:54
non so perché si sia dimesso, non certo perché glielo abbiamo chiesto noi...però un po' mi rode che ero a Roma...
Ho dato il mio contributo sociale partecipando al World action day: http://wsf2008.net/,ma locale e globale a volte sono inconciliabili, e la mia attuale schizofrenia geografia un po' mi fa male.
Ma questa è l'emigrazione, me ne dovrò fare una ragione..
e per una volta tanto anche i palermitani hanno avuto qualcuno che li invidiasse dal nord!
25 gennaio 2008
Sit-in in tutta Italia contro Cuffaro
In occasione della manifestazione regionale, indetta a Palermo per le ore 16,00 di sabato 26 gennaio, il Coordinamento dei Comitati cittadini giovani per la Sicilia, costituito da giovani siciliani emigrati per motivi di studio o di lavoro, organizza in contemporanea in molte città della Penisola, (tra le quali Trento, Parma, Bologna, Pisa, Siena, Firenze, Roma), dei sit-in per chiedere, con delle lenzuola bianche, le dimissioni del governatore Cuffaro, condannato dal Tribunale di Palermo a cinque anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per favoreggiamento nei confronti del boss mafioso Giuseppe Guttadauro.
Il “caso Cuffaro”, soprattutto in questi giorni di grave crisi politica, fa però intravedere un modo privatistico di intendere la politica e la gestione del potere pubblico ben più esteso dei confini siciliani.
Se chiediamo quindi con forza a tutti i siciliani di mobilitarsi oggi insieme a noi, a Palermo e in tutta Italia, ci rivolgiamo in realtà a tutti i cittadini italiani, soprattutto agli abitanti delle nostre città “di adozione”, perché si uniscano alle nostre richieste di dimissioni di Cuffaro e condividano con noi l’esigenza di una nuova forma di politica, limpida, pubblica e partecipata, e l’avvio, in Sicilia e in tutto il Paese, di seri interventi di giustizia sociale, unico vero deterrente contro la mafia.
Coordinamento Comitati giovani per la Sicilia / Ritaexpress
info :http://decuff.gcpalermo.it/firma: http://www.firmiamo.it/cuffarodevedimettersi
http://www.unaltrastoria.net/
17 gennaio 2008
13 gennaio 2008
SPOT

www.checosamanca.it
nel 2006 esce questo esperimento cinematografico.
I drammi di un'Italia cui manca la politica, cui manca un legame tra politica e società civile.
Due realtà troppo distanti: guarda tu se si devono metter a parlare dei problemi della gente i cineasti...con tutti sti politici e giornalisti che stanno in giro!
Io l'ho trovato un' idea bella fresca ed intelligente.
1 gennaio 2008
s-bilanciamenti
mi serve pensarci, mi serve per capire come continuare a scegliere chi e cosa mantenere, chi e cosa tagliare, bene e male per me e da me. Come mi serve capire cosa desidero di nuovo, cosa voglio.
mi serve.
è stato l'anno delle conseguenze.
c'è stato poco da scegliere, c'era solo da affrontare e riparare.
è stato pesante, faticoso, quando si sceglie il difficile è concepire tutte le conseguenze, ma in fondo si va molto ad istinto.
quando, a scelta fatta, devi affrontare la tua conseguenza, non c'è scampo, c'è solo da prendere bene il fiato ed andare a fondo.
l'ho fatto così tante volte quest'anno, e sempre da sola, da sentirmi davvero forte ed orgogliosa di me!
più si è costretti a confrontarci con la realtà più si scopre una forza soprannaturale in noi.
è stato l'anno delle conseguenze e dell'altruismo.
ho capito che la mia fiducia negli esseri umani è senza speranza di abbattimento, più mi deludono, più mi disgustano, più io mi lascio conquistare e continuo a cercare e vedere solo il bene, anche se a volte piccolo e nascosto, in loro.
li odio e li amo.
è stato l'anno delle conseguenze, dell'altruismo e del pianto.
le lacrime versate credo abbiamo superato i record della mia esistenza terrena.
l'anno si è aperto tra lacrime inconsolabili, e su questo trend si è mantenuto il mio umore, in una continua altalena tra la gioia di essermi tirata su da sola, e la disperazione per trovarmi in qualcuna di quelle situazioni in cui le mie scelte mi avevano catapultato.
è stato l'anno delle conseguenze, dell'altruismo, del pianto ma anche dell'amicizia.
l'amicizia che sopra ogni cosa mi ha salvata.
a raccontarlo forse non ci si crede, ma a volte un'amica ti salva, e a volte lei nemmeno lo sa.
gli amici sono fate ignoranti, e in culo a chi non crede nelle fate, non sanno cosa si son persi!
sono tanti gli errori fatti, le cose imparate, e le cose cui rimediare.
mi basta essermi appuntata questi quattro pensieri per ricordarmi il raccolto del 2007.
buon principio 2008
...e la natura fa la sua parte: piove di una pioggia pesante e disperata, a lavare e cancellare i resti di questo capodanno, per ricominciare. Brava pioggia, che di schifezze ce n'è fin troppe da cancellare!